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Novembre in Calabria, il Ponte Ognissanti

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Le Offerte per trascorrere il Ponte Ognissanti in Calabria a Novembre sono numerose, ma bisogna saper scegliere



Grazie ai numerosi eventi e manifestazioni presenti in Calabria a Novembre è possibile definire il luogo di villeggiatura anche grazie a tali manifestazioni.

SAGRE NEL MESE DI NOVEMBRE IN CALABRIA

"Sagra della Castagna" a Davoli (CZ) Novembre

"Sagra della Castagna" a Savelli (KR) Novembre

"Sagra Peperoni fritti ntra pitta de patati" a Girifalco (CZ) 11 Novembre

"Sagra Posa cunduta o piattu - Ciaddi cu uagghiu nuavu" a Girifalco (CZ) 18 Novembre


Cenni storici su Girifalco (paese da visitare)

Girifalco divenne comune nel cosiddetto decennio francese, cioè tra il 1806 e il 1815. Nello stemma distintivo venne accolta la comune leggenda dalla quale pare discenda il nome della cittadina: un falco volteggia ad ali spiegate nel cielo azzurro, dall'alto di una torre. Sull'etimologia del nome Girifalco molto si è scritto e il problema resta a tuttoggi insoluto, visto che nulla di scritto supporta alcuna delle tesi proposte. In un vecchio articolo del giornale "La tribuna illustrata", del 7 Febbraio del 1937, si legge: "Girifalco deve la sua nascita alla morte di due paesi, Toco e Caria, distrutti dai Saraceni nell'836. Gli scampati all'incendio e al macello si rifugiarono sopra una rupe chiamata "Pietra dei Monac"", sita in località Pioppi, e respinsero ogni assalto lanciando, in disperata difesa, le pietre strappate alla montagna. Furono chiamati, quei prodi, una "Sacra Falange", e, da quel loro nome, detto in greco, venne il nome del loro nuovo nido: Girifalco". L'opinione comune comunque è che il nome derivi dal girovagare di un falco intorno all'abitato. Lo studioso Giovanni Alessio, nel suo "Saggio di toponomastica calabrese", rimanda ad un "Kurios-Falcos, Dominus Falcus", ma il suo Kurios-Falcos è un presbitero in agro civitatis Nohae, parte contraente di un rogito del 1118. Questa soluzione etimologica pare quindi poco convincente. Appare fuori dubbio che il rapace abbia a che fare col nome della cittadina, opinione condivisa da tutti coloro che si sono interessati al problema. Uno scrittore e viaggiatore inglese, tale Lear, percorse a piedi il sud Italia, e così scrive nel suo "Diario di un viaggio a piedi": "Arrivai ad una città di montagna chiamata col delizioso nome di Girifalco... probabilmente se uno potesse scavare nella sua storia, potrebbe trovare che il nome arrivi ai Normanni o probabilmente al più grande dei falconieri, Federico II". Per il sovrano svevo, Girifalco, al centro dell'istmo di Catanzaro, poteva costituire una postazione strategica: dall'alto di Monte Covello si scorge l'uno e l'altro mare e una guarnigione, quindi, sarebbe andata più che bene. Non dobbiamo inoltre ignorare che un pezzo dell'artiglieria antica si chiamava proprio Girifalco. Ed ancora: la chiave della soluzione potrebbe essere ricercata nell'ambiente di corte del sovrano di Sicilia. Allora era in voga la caccia con il falco e vi erano i falconieri, ufficiali di corte preposti all'allevamento e addestramento dei falconi. Probabilmente un falconiere risiedeva da quelle parti, visto che la zona di Girifalco in alcuni periodi dell'anno costituisce un passaggio obbligato di questi uccelli, cosa citata anche in alcune guide turistiche ("Incontro con la Calabria", editore La Ruffa RC; "Catanzaro, la provincia del sole", Aci 1988). Non solo Girifalco porta nel suo stemma un uccello, Catanzaro ha un'aquila bicipite, Gerace uno sparviero rampante in campo aperto. A proposito dello stemma di Gerace, si narra una leggenda simile a quella di Girifalco. Vincenzo Cataldo, nel suo "Gerace"(edit. Arti Grafiche), scrive: "La leggenda, e si sa che sovente queste hanno uno spessore realistico, narra che dopo la tremenda incursione araba del 915, i superstiti Locresi, seguito il volo di uno sparviero posatosi sopra il massiccio roccioso, abbiano fondato, o meglio rinforzata, una nuova munita cellula urbana che meglio si prestava ad essere difesa". Il parallelismo tra le due leggende è evidente. Ancora scrive Cataldo: "L'ipotesi più affascinante fa derivare il nome della città da Hierax, rapace che nidifica abbondantemente su questa altura". Ogni altra parola in merito sarebbe superflua. Però, a questo punto, la ricerca sull'etimologia del nome della nostra cittadina potrebbe apparire aperta ad altre prospettiva. N.Tommaseo, nel "Dizionario della lingua italiana", alla voce Girifalco scrive: "la prima parte del vocabolo può essere il greco ierax che vuol dire sparviero, falco". Avremo così la ripetizione dello stesso termine in due lingue diverse, come nel caso di Linguaglossa, il grosso centro dell'entroterra catanese.



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