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Il primo dell'anno in Calabria sotto il segno delle tradizioni

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Il veglione in Calabria viene vissuto all'insegna della tradizione e della buona tavola calabrese


I turisti che trascorreranno il Capodanno in Calabria potranno sfruttare le molteplici offerte last minute della Calabria.
Gli chef consigliano tortellini in brodo, cotechino e lenticchie con purè di patate silane, ostriche, gamberoni con carciofi. Il piatto forte in Calabria è rappresentato dai dolci. Si va dal classico semifreddo del tartufo di Pizzo, buono in ogni stagione, alla frutta secca come noci e nocciole. Imperdibili i fichi glassati. La tradizione dei dolci per le feste di fine anno deriva dalla cucina arbresche, quella delle minoranze albanesi, numerose in Calabria. Le pietanze d?obbligo sono, anche per i paesi albanesi, quelle tipiche, e cioè ?fillilet?; lavorati precedentemente col ferro di calza in modo da poter accogliere, nel proprio pertugio, il denso sugo di castrato, irrobustito dal demoniaco peperoncino (diavulliq) e rifinito da una nevicata di peperoncino; ?rrashkatjelet, dromsat, shtridhlat? sono altre paste fatte in casa. Si continua coi secondi: il capretto tenero e selvaggio viene arrostito assieme a patate o altri legumi, pronto a nobilitarsi, sotto un velo di pecorino e pangrattato gratinati; ?ngjal? (anguille), ?bakalla? (baccalà). L?epilogo dell?abbuffata vede un trimpudio di dolci dai sapori forti e decisi: turdilet, petullat, qenullilet, krispelet, kanaritulat, krustulit, kanalletat, skallilet, frutto di felice connubio fra miele (o mosto cotto), frutta secca, farina, uova. Uno dei momenti più attesi nelle comunità albanesi della zona del Pollino, è quello della preparazione dei dolci tipici: petullat o krispelet, morbide frittelle a forma di ciambella, ottenute con pasta lievitata fritte in abbondante olio; kanarikullat, una sorta di cannoli di pasta sfoglia impastata col vino, fritti e poi cosparsi di miele; xhurxhullet o xhurxhullinat, una specie di torrone ottenuto da un impasto di miele, semi di sesamo e mandorle; bukunotet, ripieni di marmellata, di mostarda o di ricotta; kanaletet, a base di farina e uova e la forma di scaletta, dopo la cottura viene spolverato con zucchero; krustulit, a forma di enormi gnocchi, preparati come le kanallete, ma vengono, infine bagnati sul miele. Pane bianco, skallile, turdile e krispele costituiscono le preoccupazione delle massaie a Falconara Albanese. Una antica tradizione, voleva che il capo famiglia presiedesse alla frittura delle krispele, assiso a reggere il manico della padella, mentre la padrona di casa calava nell?olio bollente la pasta lievitata alla quale dava la forma della ciambella o della palla ripiena di acciughe. A S. Benedetto Ullano, invece, si usa confezionare in casa diversi tipi di dolci, tutti fritti in padella, a base di farina, tuorli d?uova, zucchero, miele, farinaccio. I dolci più diffusi e conosciuti da tutti sono: petullat, turdilet, skallilet, kasatelet, skaudhatjelet. Si usa, altresì, confezionare in questa occasione pani speciali fatti in casa (natallizet), dalle forme diverse, rappresentanti pupazzetti in atteggiamenti curiosi, e due pani rappresentanti il Capodanno (kapudhani) e l?Epifania (Befania), che verranno conservati e consumati esclusivamente per le due occasioni. Questi due pani sono confezionati con più abbondanza di pasta, plasmata in forma sferica leggermente schiacciata e integrata da semplici ma originali elementi decorativi. A Caraffa e Vena di Maida, si usano preparare in tutte le famiglie, petullelet, a base di farina e patate, impastate come il pane, con forme circolari o allungate; nakatulat, a base di latte, uova, zucchero e olio, hanno la forma di uno gnocco più grande. A S. Sofia d?Epiro, S. Demetrio Corone, S. Cosmo Albanese, Vaccarizzo Albanese e S. Giorgio Albanese, in tutte le case per l?occasione, vengono preparati tipici dolci tutti fritti in padella a base di farina, zucchero, uova e miele. I più conosciuti sono: krustulit, fatti di pasta e farina a mò di cannoli con uova, vino e miele; skallilet, a base di farina impastati con uova a mò di fusilli intrecciati in varie forme: qenullilet, a base di uova, lievito, farina, vino impastati e fritti nell?olio, ricoperti di zucchero a velo o di miele. Non v?è famiglia ad Acquaformosa che non prepari le frittelle, grispellet, ed i cannoli spalmati di miele e zucchero, kruskulit. È proprio il caso di dire che la dieta si può rimandare a dopo le feste.


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